Mentre la pelle si adattava brillantemente alle diverse condizioni climatiche, gli occhi andavano bene così com'erano e non si sentiva alcuna necessità di cambiarli. Ma successe un po' come con l'iPhone: finché non c'era, nessuno ne sentiva la mancanza; ma da quando l'hanno inventato nessuno può farne più a meno. Così gli occhi azzurri diventarono forse la prima delle mode umane: appena inventati, sembrarono a tutti estremamente sexy e i fortunati che li sfoggiavano diventarono irresistibili manco andassero in giro su una Ferrari. In questo modo, sull'onda di ettolitri di sperma e in groppa a ovuli rotolanti, il gene responsabile della geniale innovazione si sparse a macchia d'olio fino a dominare buona parte d'Europa. Potere della selezione sessuale.
Se l'evoluzione funzionasse come la moda: "Guarda che proboscide da sfigato! E' meglio che smettiamo di frequentarlo!" |
A vederlo dall'esterno, l'occhio umano sembra diviso in tre: una parte più o meno bianca (la sclera), una pallina nera (la pupilla) e una ciambella che la racchiude (l'iride), che è quella che determina il colore degli occhi. La pupilla in realtà non è una pallina ma un'apertura che dà sull'interno dell'occhio, ed è nera come è nera la bocca di un pozzo profondo. La pupilla è il varco dal quale entra la luce che ci permette di vedere, e la sua ampiezza varia a seconda della quantità di luce a cui siamo esposti. Se c'è poca o pochissima luce (come di notte), la pupilla si dilata il più possibile; in pieno sole, invece (o con una lampada in faccia), la luce è troppa e la pupilla si restringe per lasciarne passare di meno. Chi controlla tutto il meccanismo, insospettabilmente, è proprio l'iride. Il quale, nonostante la sua apparenza artistica è un tipo essenzialmente muscolare, dotato per la precisione di due muscoli: uno che apre la pupilla, l'altro che la chiude.
Inoltre, l'iride serve da schermo protettivo e ha il compito di bloccare la luce in eccesso, specialmente quando la pupilla è più chiusa. Di che colore lo fareste uno schermo per bloccare la luce? Nero, ovvio. O comunque scuro. E infatti così dovrebbe essere. L'iride contiene delle cellule dette melanociti, le quali producono un pigmento (cioè un colorante) scuro chiamato melanina che copre buona parte dell'iride, dandole la colorazione scura che le compete.
Mamma Melanocita fa il bucato: "Mmm... macchie di melanina sulle mutandine. Il mio bambino sta diventando grande." |
Il problema negli occhi azzurri è che i melanociti non riescono a fare l'unica cosa per la quale sono stati assunti, cioè produrre melanina. Senza melanina, il peso di provare a bloccare la luce ricade sulle spalle di un sottilissimo strato di cellule sul fondo dell'iride (cioè verso l'interno dell'occhio), che contengono anche loro un po' di pigmenti. Un po' di luce queste cellule riescono ad assorbirla, ma un po' passa (il che crea qualche disturbo alla vista) e una parte viene riflessa. La luce riflessa rimbalza poi per tutto l'iride, su cellule, proteine e ostacoli vari e (per qualche bizzarria delle leggi dell'ottica) ne esce fuori che è diventata azzurra. La sfumatura precisa di colore sembra dipenda da quanto è affollato l'interno dell'iride, cioè dalla densità delle proteine al suo interno.
Purtroppo l'azzurro come schermo non funziona tanto bene: un po' di luce filtra comunque ed è per questo che chi ha gli occhi chiari ha più difficoltà a vedere in piena luce. Un iride azzurro è perciò tecnicamente un difetto.
O un cantiere in corso d'opera: molti bambini di origine europea nascono con gli occhi azzurri, perché i melanociti sono in ritardo come i Re Magi e alla nascita, nell'iride non ci sono ancora arrivati. Arrivano con comodo durante i primi mesi di vita e iniziano a deporre melanina sullo sfondo azzurro, creando il ricamo di colore unico che resterà poi essenzialmente invariato per tutto il resto della vita.
Ma non è sempre e solo colpa dei melanociti. In effetti, quando questi smettono di produrre melanina, lo fanno perché qualcosa non funziona come dovrebbe: si tratta del gene chiamato OCA2, implicato in maniera piuttosto oscura nella produzione e nello smistamento del pigmento. Gli albini hanno delle mutazioni (errori genetici) in entrambe le copie di OCA2, per cui la melanina non può essere prodotta né negli occhi, né nella pelle, né nei capelli. Per questo gli albini sembrano un po' degli ectoplasmi: pelle estremamente pallida, capelli quasi bianchi, occhi azzurri o addirittura rossastri.
Anche le persone con gli occhi azzurri hanno una mutazione in entrambe le copie di OCA2: solo che questa non è nel gene, ma accanto al gene, il che comporta che la produzione di melanina venga bloccata, di tutti i posti possibili, solo (o principalmente) nell'iride. Perché proprio lì, rimane ancora un mistero.
Gli orsi polari albini non suscitano un grande interesse. |
Se tutto dipendesse da OCA2, al mondo ci sarebbero solo occhi azzurri e occhi neri. Ma questa storia della melanina è meno semplice di quello che sembra.
In genere, più melanina viene prodotta, più scuro è il colore degli occhi. Ma la melanina è un prodotto artigianale e a seconda dei materiali e del metodo di assemblaggio usati viene fuori con caratteristiche abbastanza variabili. Tant'è che di melanina ce ne sono almeno tre tipi diversi: uno nero, uno marrone e uno giallo-rossastro. Miscelati in quantità e proporzioni diverse, questi signori producono tutta la gamma dei colori dell'iride (dell'occhio, cioè, non dell'arcobaleno).
Inoltre, la colorazione dell'iride è tutt'altro che uniforme, e le chiazze e striature che la compongono, viste a distanza, funzionano come le pennellate di un quadro impressionista, creando colori apparentemente inspiegabili. E forse sono così affascinanti proprio perché inspiegabili. Speriamo di non aver ucciso la poesia.
Si ringraziano il Prof. Eiberg dell'Università di Copenaghen e il Dr. Pastra dell'Erasmus Medical Center di Rotterdam per la collaborazione.
RispondiEliminaDurante le ricerche per questo post mi sono reso conto che, per quanto possa sembrare impossibile, c'è chi interpreta la presenza di occhi e capelli chiari nelle popolazioni di origine europee come un segno di superiore bellezza e in definitiva di superiorità razziale. Non c'è bisogno di sottolineare come queste siano pure cazzate. Né l'estetica né la biologia danno alcun motivo di preferire una razza all'altra, men che meno per il suo essere più o meno colorata (gusti personali esclusi, ovviamente). Anche la presunta irresistibilità degli occhi azzurri potrebbe benissimo essere stata causata dal fascino del diverso: in un mondo con gli occhi azzurri, gli occhi scuri sono altrettanto sexy.
RispondiEliminaStupendo!
RispondiEliminaAllora, quando la ragazza di turno (quale? dove?) mi dirà che i miei occhi sono eccessivamente scuri e che non se ne fa niente perché lei preferisce gli occhi azzurri o comunque chiari, potrò rispondergli:"è per guardarti meglio, per assorbire completamente la luce che emana la tua sconfinata bellezza".
E adesso chi glie lo dice a DiCaprio?
Un saluto a mamma melanocita (orgoglio di mamma)
Mah, potresti dirle qualcosa di ancora più figo, tipo che in realtà non hai gli occhi scuri, ma chiari, solo che le tue pupille si dilatano a dismisura quando la vedi e coprono le iridi. Per esempio David Bowie ha entrambi gli occhi azzurri, ma uno sembra nero perché la sua pupilla è perennemente dilatata. E fa figo...
EliminaE dire che a me piacciono gli occhi chiari, negli uomini .... Vorrá dire che per il bene della mia prole e della loro visione andró a caccia di occhi neri
RispondiEliminaAdesso però non bisognerebbe esagerare...
EliminaAnche per difendere i miei interessi, devo ammettere che la maggior parte del tempo gli occhi azzurri funzionano piuttosto bene :).
Non vorrei che li facessimo estinguere!
E come fai a sapere che funzionano bene? Hai fatto confronti? :)
EliminaComplimenti per il blog! L'ho scoperto per caso e mi sono divorata quasi tutti gli articoli: chiari, interessanti e molto divertenti! I più belli sono quelli in cui antropoformizzi cellule e molecole, mi è piaciuta un sacco la nascita di AminoAcido, geniale! :)
RispondiEliminaFigo, non sapevo che i miei occhi azzurri fossero "un difetto"! :-) Giusto una segnalazione, i due links alla fine sono invertiti...
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione :)!
EliminaBellissimo articolo, e bellissimo blog, appena scovato.
RispondiEliminaOra parto in esplorazione.
...a riguardo dell'affaire "occhi azzurri", finalmente ho un buon motivo per dire ai miei amici svedesi di non rompere quando si lamentano perché, da loro, in questa stagione viene buio molto presto.
(E, tra parentesi, sarà mica colpa del melanocita avatariano se, in estate, si lasciano soffiare le ragazze più carine da corteggiatori rivali "oci ciornie"?)
Complimenti ancora per la chiarezza e lo humour. A presto!
E io ho appena scoperto afterfindus! Lo esplorerò con calma nei prossimi giorni, sento delle note affini!
EliminaRiguardo agli svedesi, stando alle voci di corridoio, sembra che siano bellissimi ma troppo metrosexual...
Beh guarda sui maschietti se ne potrebbe discutere. Ma non erano quelli gli occhi azzurri che catturavano la mia attenzione... ;-)
EliminaBel blog Danilo, complimenti! Saluti da Venezia
RispondiEliminaNicolò
Interessante quest'articolo anche io ho gli occhi azzurri tendenti all'indaco in certe giornate!
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