Prima che i cordless li sostituissero, in casa avevamo dei
telefoni con una tastiera e una cornetta collegate tramite uno spesso filo a
spirale. Se ne avete ancora uno di questi telefoni, prendetelo. Alzate la
cornetta e ruotatela nello stesso senso della spirale. Ruotate, ruotate,
continuate a ruotare. Lentamente, la spirale inizia a contorcersi e ad
attorcigliarsi su se stessa, a condensarsi.
Continuando a ruotarlo, il filo a spirale si riduce ad un piccolo informe
ammasso, imbrogliato in maniera apparentemente casuale.
Il DNA delle nostre cellule è impacchettato in maniera
simile, ma su una scala un tantinello più grande: infatti, se la spirale del
DNA fosse larga quanto quella del filo del telefono, sarebbe lunga circa 9000
chilometri. Immaginatevi 9000 aggrovigliatissimi chilometri di filo compressi
dentro una sfera del diametro di una quarantina metri: avrete un'idea di come
il DNA si "accomoda" dentro il nucleo di una cellula.
Anche se il paragone regge, non è del tutto calzante: nelle
cellule, il DNA non è mai spoglio. E'
piuttosto come uno di quei piatti di spaghetti pieni di polpettine che si
vedevano una volta nei film americani (e che solo un americano mangerebbe,
oppure un pastafariano). Per ogni
trenta centimetri di filo telefonico a spirale, infatti, si dovrebbe aggiungere
una palletta di proteine (il nucleosoma)
grande più o meno come una pallina da tennis, attorno alla quale si avvolge la
spirale stessa. Per arrotolare tutti i 9000 chilometri di filo ci vorrebbero
circa trentadue milioni di palline da tennis: tanti quanti sono i nucleosomi
nel nucleo di ogni cellula umana.
Immaginate allora
questo filo lungo lungo, sottilissimo e così convulsamente attorcigliato da non
riuscire neanche più a distinguere che è un filo; avvoltolato attorno a delle
polpettine di proteine che lo tengono assieme, lo proteggono, lo regolano.
Questo bubbone intricato pullula di vita come una barriera corallina: in ogni
istante migliaia di proteine, di dimensioni da minuscole a giganti, si
agganciano da qualche parte e tagliano, arrotolano, srotolano, separano,
segnalano, riparano, copiano, trascrivono, comandano e obbediscono.
E' un caos
meravigliosamente ordinato. E' il caos dell'informazione genetica.
Il DNA e' struttura e informazione allo stesso tempo. E' come un film, che è la storia
che racconta e la pellicola sulla quale è impresso, che può essere arrotolata,
tagliata, rappezzata, COPIATA.
L'informazione contenuta nel DNA e' scritta con quattro
lettere, le quattro basi del DNA: Adenina, Guanina, Citosina e Timina. Il DNA presente in ognuna delle
nostre cellule e' una lunghissima successione di queste quattro lettere, per un
esorbitante totale di più di tre miliardi di basi. Queste sono divise in
ventitré sezioni dette cromosomi,
come un film lunghissimo (magari il classico fantozziano "La Corazzata Kotiomkin") potrebbe
essere spezzato in ventitré "pizze" di varia durata.
Le basi del DNA sono disposte su una interminabile doppia
fila, detta filamento doppio. Ogni
fila è formata da basi attaccate saldamente ad una struttura portante, uno
scheletro formato da zuccheri. Le
basi dirimpettaie nella doppia fila sono accoppiate sempre allo stesso modo:
Adenina con Timina, Guanina con Citosina (e viceversa). Queste coppie sono un
po' come delle inseparabili compagnette di banco alle scuole elementari. Quando
la maestra mette in (doppia) fila le alunne per portarle a passeggio, Adenina
prende sempre la mano di Timina, Guanina quella di Citosina. E' una simpatia,
un'attrazione naturale che guida l'accoppiamento.
I due filamenti che compongono il DNA si dicono complementari proprio perché le basi
sono accoppiate sempre secondo le regole. In un certo senso, sono complementari
come le gambe di un paio di pantaloni: ognuna è lo specchio dell'altra e il suo
completamento. Se tagliassimo a metà i pantaloni e portassimo le due gambe ciascuna
ad un sarto diverso, questi sarebbero certamente capaci di ricostruire la parte
mancante e creare ognuno un paio di pantaloni completi. Allo stesso modo, se si
separano i due filamenti del DNA, dalla successione di basi (detta sequenza) del filamento singolo è
possibile risalire alla sequenza di quello mancante e ricostruirlo, ricreando
il doppio filamento. Questo è il geniale principio della duplicazione del DNA.
Anche a me da bambina piaceva il cartone "siamo fatti così", come mi piaceva un libro di anatomia che avevamo a casa dove si vedevano degli omini piccolini che lavoravano senza sosta nel nostro corpo.
RispondiEliminaLa difficoltà della divulgazione scientifica credo sia di rendere chiari a chiunque certi argomenti molto complessi, trasmettere il fascino che questi processi hanno in sè, senza però sminuirli mancando di completezza o di precisione.
Credo che in questo post come negli altri tu sia riuscito a fare vera divulgazione scientifica!
Finisco con una tua frase che secondo me riassume bene il mondo delle cellule: "E' un caos meravigliosamente ordinato."
Grazie! Spero che siano in molti quelli che la pensano come te...
EliminaSecondo me si, almeno per me è cosi! Questo articolo in particolare e in generale il sito mi hanno fatto innamorare per l'ennesima volta della Biologia e mi hanno dato la forza per andare a riaprire il libro di Citologia (che mi seccava tanto oggi XD)
EliminaNon sai che gioia mi da sapere che biocomiche ha contribuito a salvare un'altra pecorella smarrita:)!
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